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Le tappe più significative che portarono la biblioteca conventuale di una casa di studio agli attuali livelli possono essere così riassunte:
la Biblioteca si rende promotrice, a livello regionale, di una fortuna iniziativa: Esposizione dell’editoria marchigiana, giunta già alla XXIX edizione e proposta annualmente per la prima metà del mese di settembre in concomitanza delle solenni feste di San Nicola. Da questa iniziativa sono scaturite mostre di libri antichi e moderni, convegni di studio e pubblicazioni.
Nel 1984 il primo evento editoriale: la pubblicazione in collaborazione con l’Ecole francaise de Rome, dell’edizione critica del Processo (1325) per la canonizzazione di san Nicola da Tolentino opera che attendeva da anni di andare in stampa dopo le prolungate e meticolose fatiche del benemerito padre Nicola Occhioni o.s.a. (†1970) che ne aveva curato la trascrizione.
1985 iniziò la serie dei Convegni internazionali di studio, il primo dal titolo “San Nicola, Tolentino e le Marche” dedicato a un approfondimento dei contenuti del processo di canonizzazione di san Nicola. Da allora è seguita una ricca serie, sempre completata con puntuale pubblicazione degli Atti, che continua con quelli che sono in preparazione, e alcuni ormai in atto, per il VII Centenario della morte di san Nicola nel 2005.
1988 la Biblioteca è formalmente riconosciuta di “utilità pubblica” guadagnando l’accesso a qualche contributo della Regione Marche.
1991 la Biblioteca, valorizzando il prezioso “Fondo Profumo”, qualificato in testi antichi di archeologia, si apre al progetto dell’Università di Macerata accogliendo il corso di laurea breve nel settore dei beni archeologici.
1991 Convegno internazionale di studi “Arte e spiritualità negli Ordini mendicanti” con pubblicazione dei relativi atti.
1992 Convegno internazionale di studi “Arte e spiritualità negli Ordini mendicanti: gli agostiniani e il cappellone di San Nicola a Tolentino” con pubblicazione dei relativi Atti. E' istituito il Centro studi "Agostino Trapè" per un ampio programma di ricerca, studi e pubblicazioni sul tema “Arte e spiritualità negli Ordini mendicanti” che sta coinvolgendo diversi studiosi di tutto il mondo e ha prodotto diverse e qualificate pubblicazioni.
1994 si è aperto il servizio Marchelibri per la conoscenza di libri antichi e recenti sulle Marche, con proposta di due cataloghi all’anno diffusi anche all’estero a oltre seicento studiosi e istituti culturali e con l’edizione di due consistenti volumi di Bibliografia marchigiana editi rispettivamente nel 1997 e nel 2001 mentre è in programma il terzo.
Nel 2000 viene riconosciuta dalla CEI (Conferenza episcopale italiana) come ente culturale religioso non diocesano e viene ammesso al previsto contributo.