Biblioteca Egidiana

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Il nome e la storia


Il nome Egidiana


Ha preso questo nome da oltre un ventennio perché si è voluto dedicarla a una celebre e prestigiosa figura dell'Ordine agostiniano: Egidio Colonna, detto anche Egidio Romano, vissuto dal 1243 al 1316, discepolo di san Tommaso d'Aquino, dottore alla Sorbona di Parigi, generale dell'Ordine agostiniano e poi arcivescovo di Bourges.
Uomo versatilissimo nelle scienze umanistiche, filosofiche e teologiche, meritò il titolo di
doctor fundatissimus ed è considerato il fondatore e il più alto rappresentante della Scuola teologica agostiniana.


La storia

La Biblioteca Egidiana dei padri agostiniani di Tolentino ha una lunga storia, anche se non tutta facilmente ricostruibile.
Già nel 1358 il Priore generale dell'Ordine agostiniano, Gregorio da Rimini, scrivendo al padre priore del convento di Tolentino parlava di libri da conservarsi scrupolosamente in armario et libraria, cioè in biblioteca, e da non lasciarsi in mano ai singoli religiosi. Altre notizie lungo i secoli provano che gli agostiniani a Tolentino hanno sempre avuto e coltivato la loro biblioteca.
Negli ultimi quarant'anni, per iniziativa dei superiori padre Agostino Vita, padre Ivo Ricotta, padre Nicola Stollagli, padre Marziano Rondina e padre Pietro Bellini, i locali della biblioteca sono stati ristrutturati e ampliati, rinnovati anche arredi e scaffalature. Come bibliotecari sono stati particolarmente benemeriti il padre Domenico Gentili e il padre Ezio Ruggeri.
Attualmente ricopre l'ufficio di responsabile della biblioteca il dottor Orlando Ruffini, coadiuvato da Monica Ruffini, che ha da tempo iniziato la catalogazione computerizzata, confluita nel polo SBN dell'Università di Macerata.
Nel 1988 la biblioteca è stata formalmente riconosciuta di "utilità pubblica" e l'archivio di "notevole interesse storico".


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